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giovedì 29 settembre 2011

Venezia, ruggiti di libertà


di miss Apple

Anche il leone di Venezia porta il bavaglio, quello che il governo vorrebbe mettere all'Italia intera: il comune ha aderito alle iniziative che stanno nascendo dovunque contro il decreto "ammazza blog" e così ha pensato di tappare simbolicamente la bocca del leone che per molti secoli ha portato il libro dell'evangelista Marco. Un'immagine che riassume benissimo quella di un'Italia dove la cultura è sostituita dalla censura e ogni moralità dalla corruzione.
Ma non è l'unica immagine nuova che presenta oggi Venezia. La gente è stanca, il popolo si sta risvegliando, la crisi c’è altroché, non è vero che tutto va ben, madama la signora. come diceva contento, accanto al suo Giulio, l’uomo di Arcore due mesi fa: “la crisi è passata, l’italia è stata solo sfiorata, siamo in ripresa”
Ripresa un per de pifferi. Siamo in piena crisi, indebitati più di chi gioca i risparmi al lotto, altro che.
E allora la gente brontola, la gente si ribella. non ci sono solo le bionde finte o le vecie bauscie rosse - di capelli- a parlar bene di Silvio. Eh no! Stamattina Venezia s’è risvegliata con il leone imbavagliato, ma anche con una bandiera sul ponte della libertà, non la bandiera bianca della resa agli austriaci, no. Una, due, tante bandiere rosse a gridare all’attacco! A gridare, no, non ci toccate il posto di lavoro.
Duecento operai dell’Eni in cassa integrazione, da novembre, 200 famiglie senza futuro, assieme a tante altre in giro per l’italia.
L’Eni non ha intenzione di continuare con l’attività a porto marghera. l’impianto è vecchio, non c’è progetto di recupero. Vero che Porto Marghera, è un serio pericolo, vero che c’è un’altissima concentrazione di agenti inquinanti che provengono da li. E che c’è un progetto di riconversione: pare un porto megagalattico per portare sempre più turisti a Venezia e mandar così via i veneziani dalla loro città e trasferire così l’inquinamento dell' Eni alle navi da crociera (fesso chi pensa che a Venezia non ci sia inquinamento, sette navi al giorno in bacino san marco sono come 20 km di tangenziale).
Sicchè ho avuto un sussulto stamattina, la mia collega mi ha chiamata alle sette: arrivo in ritardo, non so a che ora, gli operai hanno bloccato il ponte e non si passa. Scendi! Vai con gli operai, protesta anche tu, solidarietà ai lavoratori, solidarietà a chi cerca la libertà.
E' il 29 settembre, l’autunno è davvero caldo.
E auguri Bersani, a te gli auguri li faccio, va.

1 commento:

  1. Ecco un'iniziativa che mi rende orgogliosa di essere un'italiana-veneziana! Rita Pasqualetto ITALIA-MESTRE-VENEZIA

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